Dhaulagiri 2021

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NEPAL - VETTA DEL DHAULAGIRI 8167 M.


Dhaulagiri: il mio decimo ottomila senza l’ausilio di ossigeno supplementare e l’ultimo in terra Nepalese; il primo per il mio compagno di spedizione Pietro Picco, guida alpina di Courmayeur.

Come è andata …
Da quando abbiamo messo i ramponi ai piedi è andato tutto alla perfezione!
La parte precedente è stata una vera e propria "odissea”. Già solo la partenza dall’Italia per Kathmandu è stata complessa a causa del protrarsi della pandemia, poi ci sono stati diversi problemi causati dai monsoni come alluvioni e strade dissestate. I cuochi e gli aiuto cuochi non riuscivano ad arrivare al campo base per poterlo allestire prima dell’arrivo degli alpinisti. Basti pensare che siamo partiti dall’Italia il 30 agosto, atterrati a Kathmandu il giorno successivo e arrivati al CB, a quota 4.800 m., il 15 settembre.

Arrivati nella caotica capitate nepalese abbiamo fatto una sosta di qualche giorno per ultimare le pratiche burocratiche necessarie ad ottenere i permessi; successivamente con un volo interno abbiamo raggiunto Pokhara, dove siamo rimasti fermi sempre a causa del meteo non favorevole, poi in elicottero siamo arrivati a Marpha dove abbiamo atteso con impazienza che finissero i monsoni. Cinque giorni dedicati all’allenamento in altura per tenere sia la gamba allenata che il morale alto. Quando è arrivato finalmente il via in 3 giorni di trekking siamo arrivati al Campo base del Dhaulagiri.

Ultimata la fase di acclimatamento a fine settembre, dopo aver passato una notte a 5.800 m., due notti a 6.400 m. e un giorno intero a 7.250 m., ci siamo riposati qualche giorno in attesa della finestra di bel tempo tanto attesa da tutti gli alpinisti.

Martedì 28 settembre siamo saliti al C2 (6.400 m) dove abbiamo dormito per due notti in attesa di unire le forze con tutte le altre spedizioni intente a raggiungere la cima vista l’abbondante neve caduta in alta quota. In tarda mattinata del 30 settembre siamo saliti al C3 (7.200 m.), dopo un paio di ore di riposo abbiamo attaccato l’ascesa finale alle ore 23.30. Una salita di notte molto difficile a causa della molta neve, solo grazie a un lavoro di squadra con gli sherpa delle altre spedizioni, alternandoci a tracciare con più di 30 cm di neve fresca, raggiungiamo la vetta alle ore 7.45 ora locale nepalese del 1° ottobre 2021. Dopo le foto e video di rito, una breve telefonata a casa, con una gioia immensa affrontiamo la discesa interminabile e dopo 3.350 metri di dislivello raggiungiamo il campo base, parecchio stanchi e affamati ma molto felici e soddisfatti.

Sono particolarmente contento del risultato, in quanto, in seguito dell’infortunio di maggio 2020 a causa di una caduta in montagna accidentale, non era scontato di riuscire nuovamente a scalare a grandi livelli. Ci sono voluti tanti mesi per il recupero ottimale, che è stato possibile grazie ai fantastici fisioterapisti che mi hanno seguito in questo lungo periodo prima della spedizione.
Pietro un compagno di spedizione perfetto, molto preparato, sempre sorridente ed entusiasta. Era la prima volta per lui in quota, il suo corpo e la sua mente hanno egregiamente reagito, lo speravamo ma non era scontato!

Molti i partner che hanno voluto sostenermi da vicino tra cui Millet, Grivel, Garmin Italia, Salice Occhiali e Ferrino. La logistica è stata curata da Seven Summit Treks.

Alla prossima avventura!
Marco